giovedì 4 giugno 2009

4 Giugno 2009 L'avventura è finita

Il blog chiude.
Grazie a tutti per tutto!
Rimarrà leggibile ma nessuno potrà più postare nè commentare.
Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato.
La decisione è stata presa stasera nel corso di una telefonata fra me e Gennaro.
Se qualcuno volessi chiarimenti e/o spiegazioni potrà contattarci di persona telefonicamente oppure via Email, saremmo lieti di poter dare una risposta.
Grazie ancora a tutti, in un modo o nell'altro ci siamo conosciuti meglio ed oggi sappiamo più cose riguardo gli altri.

Gioie e dolori, allegrezze e tristezze, coraggio e paura, certezze e dubbi, conferme e sorprese, delusioni e piaceri, abbiamo provato di tutto, chi in un modo, chi in un altro.
Se questo percorso ci avrà fatto del bene o del male lo sapremo magari più in là.
Grazie perchè ognuno, dico ognuno attraverso questo blog, magari a propria insaputa, si è esposto e, nel bene e nel male, si è fatto conoscere meglio da tutti gli altri.
Dio benedica tutti noi, senza distinzione alcuna.

martedì 2 giugno 2009

Di male in peggio.....Fatevi un backup

Vi invito a copiarvi le cose che vi interessano, comincerò a cancellare pian piano tutte le oscenità finora scritte. Di male in peggio, così non si fa altro che alimentare odio e rancore. Ah se mi avreste ascoltato, avremmo chiuso questo blog da tempo ormai evitanto tutti questi dissapori.
Copiatevi le cose che volete demandare ai posteri, fatelo finchè siete in tempo. La vita è breve nel mondo ci sono altre priorità a cui dare importanza, non si può più perdere tempo appresso a questo blog, è solo tempo perso.
P.S. A voi tutti che volevate il blog ad ogni costo chiedo: Dove siete finiti? Codardi!

lunedì 1 giugno 2009

BASTA, BASTA BASTA!

Io non ho parole e non faccio commenti.
Chi sa di doverlo fare chieda scusa a Dio agli uomini e poi alla fine..... si vergogni!

Blog di regime!!!

Se gli amministratori di questo blog se fossero a potere, l'Italia cadrebbe in una dittatura che Mussolini e il ventennio sarebbero bazzegole!

Ho un dubbio non si sarà mica pentito?

Alfredo Minopoli ha detto... Ieri ho avuto uno scambio di battute con Mario Martin, gli ho detto tutto quello che penso, la mia coscienza è a posto, nulla da nascondere o farmi perdonare, mi dispiace che magari ci sarà rimasto male, a io sono trasparente, dico pane al pane e vino al vino. Ma quale dibattito, con quali persone, questi sono amorfi, orti, inutili, non fanno altro che piangersi addosso, alla faccia della vivacità del cristianesimo, chist sò cat 'e coll', nun servon a 'niente, sanno solo ripetere cantilene e frasi fatte. Sono scontati!
31 maggio, 2009 14:36

E' stata di nuovo cancellata la parte che ora occupa questo spazip,il resto e' rimasto pubblicato,la parte cancellata era offensiva verso la dignita' di persona in genere e quindi dato che era stato messo in evidenza che cio' sarebbe stato cancellato (vedi raccomandazioni sui commenti) .tanto dovevo ! Gennaro Occhiobuono.

Lentamente muore...........

L'informazione di regime!

Violenza in piazza, chi soffia sul fuoco Tra nuove Br, anarchici e black bloc

Di Gian Marco Chiocci
(Il Giornale del 19-05-2009)
Gli esperti dell’Antiterrorismo analizzano da mesi la ritrovata effervescenza di più sigle para-eversive. Sono almeno una decina le strutture della galassia , o più in generale «antagonista» pronte a elevare il livello di scontro sui temi caldi del lavoro. Della crisi più in generale. Frange violente senza più copertura «politica» a caccia di sponde nelle fabbriche e nel sindacato di base più muscolare. Strutture che soffiano sul malcontento cavalcando, per ora, il modello di protesta del «» tornato di moda negli scontri in Grecia e nel G20 di Londra, pronto a ripetersi ad ogni occasione utile, come a , come al a luglio. Formazioni oltranziste portatrici di ideologie anche contrapposte alla ricerca di un raccordo comune per rilanciare quella «dura contrapposizione» sbandierata a febbraio sotto processo a Milano. Proprio alla luce dell’aggressione al leader della Fiom, Gianni Rinaldini, da parte dei gli analisti dell’antiterrorismo sono andati a rileggersi il proclama che il «prigioniero » provò a declamare in aula in difesa delle maestranze dello stabilimento Fiat campano «bastonate dallo Stato» durante gli scontri con la polizia lungo la Nel documento sottoscritto da sette militanti rivoluzionari si lanciava un assist politico agli operai di Pomigliano in lotta: «agli operai Fiat di Pomigliano in testa. La rivoluzione è necessaria, la rivoluzione è possibile». E ancora: «È proprio nel contesto della crisi economica che governo e padronato applicano la solita ricetta di farne pagare i costi alla popolazione gettando nel lastrico centinaia di migliaia di famiglie con la cassa integrazione e i licenziamenti (...). Per questo non c’è altra via Quelle parole, rilette e interpretate oggi alla luce di slogan che ne ricalcano la forma e la sostanza - osservano gli analisti - devono far riflettere anche in relazione alla rabbia per la recente notifica degli avvisi di conclusione indagine agli operai e ai rappresentanti sindacali della Fiat per i blocchi e i picchetti del 15 aprile scorso. Parole che non sorprendono però gli esperti dell’antieversione impegnati a tenere d’occhio ciò che definiscono «le nuove progettualità eversive». Un po’ tutte le sigle monitorate puntano, infatti, a tematiche sociali care ai movimentisti della stella a cinque punte. Per dirla come l’ha detta a , i gruppi che si rifanno agli ultimi brigatisti hanno tutta l’intenzione di cavalcare problemi caldi «come il precariato» e tutto ciò che ne consegue. Segnali di preoccupazione, come detto, non mancano. Minacce a sindacalisti e giuslavoristi, volantini nelle catene di montaggio, attentati a sedi di partito, chiamate alle armi via internet, atti vandalici. Si va dalla resuscitata «» che a marzo ha preso di mira esponenti di governo, agli attentati alle sedi di Forza Italia a Firenze e , fino alle minacce all’economista Piero Ichino e ai proiettili recapitati dalle «cellule di » al segretario del Pd del Lazio, Roberto Morassut. Si registra inoltre un graduale ritorno sia dei bombaroli anarchici del «Fai» e del «Fronte Rivoluzionario» sia di organizzazioni antagoniste già investigate insieme ai Carc precedentemente sfiorati da più inchieste sul . Ma è nelle fabbriche che la preoccupazione cresce poiché è qui che perdura la presenza di aree di consenso alle istanze più reazionarie. È qui che cova la rabbia pronta a esplodere.
pubblicato da Antonio Frosolone alias Primula Rossa

Incontrarsi per non amarsi ,,,,,,,,,

La nostra mente è un grande elaboratore.

Riesce ad immagazzinare milioni di informazioni , poi le seleziona e scarta quelle che il sistema operativo istallato ( livello culturale, scolastico, emotivo, religioso etc. etc.....) ritiene utile.

Poi c'è una seconda fase quella del ricordo (montaggio del film) seleziona le immaggini e i concetti li assembla ed esce fuori un ricordo (il film).

Questo è quello che è accaduto grosso modo, nelle menti di tutti quelle persone che sono venute ad Agerola.

Un pò di tempo fa ho letto il libro Cacciatore di aquiloni, un anno e mezzo dopo è uscito il film naturalmente per ch