Anche oggi accendo il pc e trovo una serie di commenti anonimi lasciati dal nostro caro vecchio amico. Mi chiedo, ma che gusto ci provi? Cosa pensi di ottenere con questo atteggiamento, stai solo gettando fango su tutto e tutti. Posso anche capire la tua rabbia, il malumore etc. ma credo che facendo così non raggiungerai alcun risultato. Certo, hai ragione, in questi 30 anni ci siamo forse dimenticati di alcuni, non abbiamo telefonato, non abbiamo fatto niente, ma è anche vero che le cose si fanno in due, e nessuno dei due può dare la colpa all'altro rimproverandolo di cosè che lui per primo ha fatto o non ha fatto. Poi ci sono i menefreghisti, i solitari, quelli che non vogliono rapporti con altri. Anche loro vanno rispettati, possiamo non condividerli magari ma dobbiamo rispettarli per quello che sono. Cosa dovrei dire io, nel 1983 mi sono trasferito a Roma con mia moglie Carol ed insieme abbiamo cominciato a costruirci la nostra vita, tutto da soli, senza aiuto alcuno, senza neanche una telefonata magari anche formale dove qualcuno ci chiedeva se avessimo bisogno di qualcosa. E come a me, questo è capitato a tantissimi altri. Anche altri si sono sentiti soli,abbandonati, e non amati.
Non per questo dobbiamo essere arrabbiati con il mondo intero. La vita continua, ed oggi ho il desiderio di rivedere quelli che non mi hanno mai telefonato (sono gli stessi ai quali io non ho mai telefonato) senza accusarli e senza voler essere accusato.
Voglio solo rivederli e basta. Poi Dio farà il resto se vorrà.
Devo sentirmi in colpa per aver voluto organizzare questo incontro? Avrei dovuto pensare a tutti i dissapori? Alle diverse denominazioni evangeliche? Ai perchè ed ai percome della gente? Alle diverse comunità frequentate dai tanti? A coloro che non frequentano alcuna comunità?
HO SOLO VOLUTO A TUTTI I COSTI CHE CI RIVEDESSIMO.