La questione di Anna ...
Anna e' una donna sensibile e attenta a cio' che viene detto su questo blog ed anche su cio' che viene fatto verso lei ,io personalmente l'ho conosciuta ad Agerola e mi ha dato subito l'impressione che sopra ho citato . Il suo non e' un problema di ragion di stato ,ma qualcosa che ha a che fare con la vita quotidiana ,noi come amici le abbiamo dimostrato e continueremo a dimostrarle il nostro affetto, standole vicino, la nostra solidarieta' in tutti i modi e le maniere possibili e immagginabili. Non facciamo del caso di Anna un capro espriatorio ,mi sembra che si voglia prenderla come esempio per dire che gli altri sono cattivi e chi si e' mosso e' bravo.
P.S.Qualcuno ha notizie di Elena Aragione? mi ridate il numero di telefono suo? perche' la vorremmo chiamare,grazie Annamaria e Gaetano
7 commenti:
Cara Annamaria, lascia che io replichi a questo tuo post visto che mi sento chiamato in causa in prima persona.
Il problema di Anna non è ragion di stato come tu dici, sono daccordo con te, ma è stata l'occasione per testare la solidarietà e lo spirito di sacrificio al quale il Signore stesso ci ha chiamato. Diciamo che ognuno di noi si doveva autotestare e vedere fino a che punto sarebbe riuscito a spingersi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti! Nessuna persona onesta intellettualmente può dire che è stato dimostrato amore fraterno, sacrificio, rinuncia e quantaltro. Cosa siamo riusciti a dare oltre le preghiere? Come ci siamo mossi? Ne abbiamo parlato? Abbiamo suggerito idee su come intervenire? Cara Annamaria, l'interesse dimostrato è stato misero. Io ripeto, mi sarai aspettato una mobilitazione di massa, un appello fatto da tutti i pulpiti evangelici, un tam tam di solidarietà! Sono molto deluso, posso? Un ultima cosa, se a te sembra che questo fatto ci abbia diviso fra buoni e cattivi, scusami, ti sbagli. Io credo che abbia diviso le persone fra pratiche e religiose, fra propositive e menefreghiste, fra sensibili e strafottenti, fra altruisti ed egoisti. Le persone sono! Io sono, tu sei, gli altri sono. Siamo tutti differenti grazie a Dio. Anna ha fatto sì che ci conoscessimo meglio, ancora di più. Il caso di Anna deve solo aiutarci a riflettere a fare autocritica. A tutti, senza distinzione alcuna. Fermiamoci a riflettere forse conosceremo meglio noi stessi, nel nostro intimo e forse, faremo qualcosa di più prima per noi e poi per gli altri. Era doveroso risponderti! Ritengo poi che sarebbe molto interessante affrontare l'argomento solidarietà tutti assieme, nelle chiese, nei bar, nei posti di lavoro. Certe cose non si possono ignorare e non si può far finta di non vederle. Gesù ci ha insegnato cose diverse e questo lo sappiamo bene. Un carissimo saluto, Alfredo
Di Elena Aragione non ho il numero, mi dispiace.
Dispiace anche a me perche' non l'ho trovato neppure sui numeri di telefono dei giovani anni 70.
Tu hai ragione che bisogna mobilitarsi e darsi da fare ,ma tu credi che mettendo all'indice gli altri si possa trovare una soluzione al problema di anna oppure che le cose si facciano spontaneamente,non credo visto la nostra natura carnale e portata all'egoismo.La religiosita' l'hanno creata gli uomini non Gesu' Cristo nel quale io credo e affido la mia vita ogni giorno.Chi sbaglia sono uomini o donne deboli e fragili come te e me Alfredo,persone imperfette come noi ,anche io a volte mi adiro sai ma con chi con l'essere umano fragile qual'egli stesso e'?.Sai quante volte avrei fatto o dette cose che avrebbero potuto in un attimo distruggere vite umane anche perche' anche con le parole noi possiamo ammazzare le persone non solo con i fatti ,credo che dovremmo stare attenti dal metterci su un pulpito e giudicare,non lo fa' Dio con noi lo vorremmo fare noi che non siamo niente? scusami questo sfogo ,ma come sai anche io sono di natura umana e quello che penso lo dico sempre,anche a costo di essere fraintesa,tu sai che ti voglio bene e ti stimo molto.Annamaria
Chi avesse un recapito telefonico di Elena Aragione se per favore c'e' lo puo' dare,grazie Annamaria
Non è mia intenzione mettere all'indice gli altri, essi rispondono di loro stessi e delle loro azioni come io faccio per me. Hai detto bene, siamo egoisti. Egoisti. Non si pretende di trovare una soluzione al problema di Anna, sarebbe troppo pretestuoso, ma rimanere fermi però......
La religiosità l'ha creata l'uomo, lo so, ma nessuno si ribella ad essa, alla fine forse ci sta bene a tutti.
Dici bene, io te e gli altri siamo uomini deboli e sbagliamo quotidianamente, tutti sbagliamo, ma dovremmo anche imparare a cercare di non perseverare negli errori o almeno a smetterla una buona volta di riempirci sempre la bocca di cose spirituali, cercare di venderle al prossimo e poi scivolare su piccole bucce di banana. Tu mi insegni, fare così non è una bella testimonianza. Certo gli uomini sbagliano, noi sbagliamo, è tutto vero. Ma le istituzioni? Dove sono? Cosa fanno per il prossimo, per i fratelli, per gli ex fratelli, per gli amici per i conoscenti? Tu sai nelle chiese si raccolgono soldi che servono per tante cose, non mi risulta che esisti però a bilancio un fondo di solidarietà.
Molte comunità forse non sai, hanno conti correnti a 6 cifre, e non parlo di lire ma di euro, 6 cifre in euro lo sai?
Ma poi, se un fratello o una sorella cade in disgrazia la comunità prega. Le preghiere non costano nulla. Va bene per gli uomini quindi ma per le comunità?
Hai anche ragione che le parole oltre a fare male possono uccidere, ma fidati, il silenzio crea danni maggiori, danni che con il tempo sarà sempre più difficile debellare. Di silenzio purtroppo in mezzo a noi c'è ne è stato fin troppo, tu sai in quanti hanno taciuto e in quanti ancora tacciono, questi argomenti sono tabù.
Che stiano zitti, almeno su questo tema hanno perso ogni credibilità, io finchè potrò e il Signore me ne darà la forza, continuerò ad urlare, in modo sbagliato forse, ma continuerò ad urlare a favore della solidarietà.
Sono anche convinto cara Annamaria che questo scambio di opinioni certamente arricchirà noi due così come gli altri lettori.
Spero penseremo di più, valuteremo, ci confronteremo e, magari agiremo. Io credo tanto nella solidarietà, essa per me è sinonimo di amore e mai nessuno mi farà cambiare idea al riguardo.
Potrei citare un mare di versetti biblici a supporto della solidarietà e del donare, non lo faccio. La cosa che mi rattrista e che mi fa stare male è quella di sapere che nel mondo c'è gente, anche povera, che dona molto di più senza mai aver letto la bibbia.
Sperando che questo dibattito sia letto e partecipato anche da altre persone, ti ringrazio e ti saluto con affetto.
cari,in quest ho sbagliato io,nel mese di Agosto 2007,ho ricevuto una telefonata mentre lavoravo da parte di Pasquale Carullo che parlando del piu' e del meno mi metteva al corrente che Elena se la stava passando male,io dovevo avvisare tutti,mail primo pensiero e' stato di chiamare Silvana a casa e di muoversi presso la comunita' di Caserta per vedere cosa era possibile fare,la sera stessa mi sembra che sono state raccolte tramite il Banco Alimentare,una struttura di cui fa' parte anche la comunita' di Caserta,alcune buste di alimenti vari,e io con mariluì mia figlia siamo andati da Elena a portarglieli,e dopo pochi giorni ho saputo che Elena stava a casa della madre per motivi ovvi.Mi rammarico e chiedo scusa a Elena per prima ed a voi per non avervi sollecitati immediatamente,forse pensavo che eravate in vacanza e non sarei riuscito a contattarvi,perdonatemi ed ora vi do il numero di Elena:3462324207
Non ho capito che relazione c'è fra la tua storia riguardo Elena e tutto quello che ci siamo detti io e Annamaria
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