giovedì 8 novembre 2007

Dio Esiste ?

ci sono le prove dell'esistenza di Dio?
Dialogo tra Tommaso e David Hume Bruno Forte per Tommaso e Paolo Flores D'Arcais per Hume Dio esiste? A una domanda così radicale si risponde spesso con parole di certezza e insieme di dubbio. La certezza di un sì o di un no diminuita dal dubbio invadente su quel sì e su quel no che non hanno prove razionali.
Giorgio Caproni, in una poesia di un solo verso, conia su questo conflitto un'assenza debole che non può negare ciò che è nascosto, è sicuro cioè che "Dio non c'è ma non si vede".

Dio è solo oggetto di fede Secondo Hume credere in Dio non è ragionevole. La religione e' la risposta naturale dell'uomo di fronte al mistero della vita, e può essere giustificata soltanto dalla fede: una dimensione lontana dalla ragione. L'universo come supposto manufatto di un divino ordinatore e architetto e' per Hume (Dialoghi sulla religione naturale ) del tutto arbitrario. La ragione può conoscere Dio L'ultima enciclica del Papa, Fides et ratio, rifacendosi al pensiero di Tommaso, afferma che l'esistenza di Dio è dimostrabile. Tommaso infatti, nella Summa theologiae, indica cinque vie che conducono a Dio, vere "prove" che la ragione trae dall'osservazione dell'universo sensibile: essere perfettissimo e supremo ordinatore. Dio e il male sono inconciliabiliPer Hume la presenza del male nel mondo nega che dall'esperienza concreta si possa risalire a una divina provvidenza buona e infinitamente potente. O Dio può evitare l'esperienza del male ma non vuole e quindi non è buono; oppure vorrebbe evitarla ma non può, e quindi non è onnipotente. Dio e il male sono conciliabili Solo se c’e’ Dio il male è riconoscibile come qualcosa di ingiusto e innaturale. E' Dio nella sua onnipotenza a scegliere, per amore, di farsi debole davanti alla libertà dell'uomo, al rischio che questa comporta. Preferisce la presenza del male nella libertà, che quella del solo bene nella non libertà.

1 commento:

Alfredo Minopoli ha detto...

Gennà..... ma dove le pigli stè cose? Ci vuoi mandare al manicomio? Io ho ormai 50 anni e il cervello comincia a perdere colpi. Lo vuoi capire o no? Ti voglio bene, sei sempre tu, Gennarino mio.