giovedì 20 settembre 2007

"Vedi Napoli e poi muori"

dice il detto antico, famoso in tutto il mondo. Per quelli di noi che sono nati e hanno vissuto a Napoli, ma che hanno lasciato questa citta' piena di calore e vivacita' nei suoni e nella vista; una citta' che amiamo per tanti versi e odiamo per tutto quello che va a rotoli, pensare a Napoli porta una stretta al cuore di felicita' e di tristezza.
Percio', quando mi prende la malinconia, basta che torno indietro nei ricordi e ringrazio Dio di essere nata a Napoli.

15 commenti:

Alfredo Minopoli ha detto...

Ebbene si cara Lisa, sottoscrivo tutto quello che hai detto. Proprio oggi parlavo con alcuni miei collegi di Massimo Troise e della napoletanità. Io sono veramente fiero di essere nato a Napoli anche se soffro per tutto il male che deve sopportare. Ricordo un vecchietto pieno di saggezza un giorno, a Spaccanapoli parlando con me descrisse Napoli come una donna perennemente e quotidianamente violentata.

Alfredo Minopoli ha detto...

Secondo voi è vero che i napoletani sono pigri e mammoni?

goeyes ha detto...

ma guarda che ogni volta che sono stato per motivi di lavoro in giro per l'italia ho sempre avuto parole di stima per come sono i napoletani(a parte i nullafacenti che sono in ogni parte del mondo e non solo a napoli),mi hanno sempre chiesto come mai "voi che avete mille risorse dentro,risolvete problemi sul lavoro con metodi a dir poco fantasiosi,la vostra citta' non decolla mai",credo che napoli abbia bisogno solo di normalita' e che per normalita' intendo on una citta' perfetta ,ma una citta' dove sia possibile avere delle chance come si possano avere in un altra citta'!la piccola o grande criminalita' credete che nelle migliori citta' del mondo non ci sia ? oppure fa' meno notizia?credo che se qualche t locale nazionale desse molto spazio a notizie belle vere forse la vita a napoli sarebbe migliore

Elisa ha detto...

I problemi di Napoli sono svariati, ma non credo sia tutta questione di opportunita'. Il problema maggiore sono i napoletani. Sono quelle persone che si lamentano ma non fanno niente per migliorare la situazione. Sono quelli che vanno a votare senza sapere per chi votano o non ci vanno affatto.

Il menefreghismo generale e' forse l'arma peggiore contro Napoli. E' vero che la criminalita' esiste dovunque nel mondo, ma da Napoli in giu' neanche quelli che stanno all'elmo posseggono un briciolo di onesta'.

Per quelli consci del problema e che non sanno dove mettere mano. Per queste persone che si rendono conto che se le cose devono cambiare, il percorso e' duro e in salita, si presentano due scelte: arrendersi e andare avanti alla meglio oppure lasciare Napoli e andare a vivere e lavorare dove la vita non e' una battaglia continua.

marcello ha detto...

I problemi di Napoli li conosciamo, ma se parliamo della nostra città significa che il ns. sentimento di amore/odio per quello che succede in questa cita abita in ognuno di noi. Comunque nonostante tutto è difficile non amarla.

Si alcuni napoletani sono mammoni! Per esempio Alfredo che è napoletano e vive a Roma quando viene a Napoli va solo dalla mamma. Ah! Ah! (piatto ricco mi ci ficco. Un abbraccio Marcello.

Lisa ma chi frequentavi a Napoli? Devo parlare con tua sorella.....Ah! (Scherzetto)

Elisa ha detto...

HAHAHA...Marcello, non capisco la domanda di chi frequentavo a Napoli. Certamente non te... :p

Sai ho letto il tuo commento (scritto a luglio) che ti ricordavi chi ero, 2-3 settimane fa. Io ho ancora i riccioli e tu? ;-)

Alfredo Minopoli ha detto...

Sotto quell'aspetto è vero, sono un mammone! Comunque riflettendo sui mali di Napoli è stato detto e scritto fin troppo. Credo che esista una volontà ben precisa del tipo "le cose devono andare così e basta". Alla luce dei recenti fatti (vedi la vivenda Beppe Grillo)sono personalmente contento che la gente finalmente, in modo civile e goliardico dica basta ai soprusi e mandi finalmente a casa queste persone che non stanno facendo altro che distruggere il nostro paese. Spero che il segnale sia forte e deciso.

anna ha detto...

Di napoli tutti parlano ma pochi la conoscono veramente.la gente qui pensa che sia tutto un ridere panni stesi scugnizzi e tarantella.il napoletano si porta dietro l'etichetta del simpatico che prende la vita con filosofia aspettando il piatto in tavola senza sforzi.non si contano più le litigate che ho fatto con la gente che ci catalogava in questo modo.poi io che ho 4 figli la prima cosa che mi sento dire: perche fate tanti figli, sapete che ci sono metodi per non averli?e tante altre cretinate a cui ormai non faccio più caso.io comunque dico sempre che al di là di tutto ciò che si dice essere napoletani significa essere cittadini del mondo perche come riusciamo noi a legare ovunque andiamo,a capire le lingue straniere e far capire la nostra adattarci con faciltà ai modi di fare degli altri paesi non e da tutti.comunque è la mia città na parlo sempre con orgoglio e se qualcuno non se ne accorge subito è la primna cosa che dico quando conosco una persona.salutatela per me voi che potete.

Elisa ha detto...

Il numero dei figli che una famiglia italiana ha e' sceso moltissimo rispetto a 29 anni fa. Al punto che negli ultimi mesi ho letto un articolo che parlava proprio del problema di aver pochi figli e se l'andamento continua eventualmente gli stranieri supereranno gli Italiani.

goeyes ha detto...

ragazzi,FATE PIU? FIGLI,dai non e' peccato,semmai il peccato lo fa' chi non li fa', tipo coitus interruptus,non prendere il filobus che ti rompi il mus.

Anonimo ha detto...

caro gennaro a chi ti riferisci fate più figli? siete tutti dei 50enni, avete voi tra poco bisogno dei pannolini.paola esposito

marcello ha detto...

Cara Paola hai ragione e spero che quelli più giovani come te ci aiuteranno, bacio.

claudio ha detto...

Ho un'idea completamente diversa su Napoli rispetto alle opinioni che ho letto qui.
Che cosa fa desiderare vivere in una città?
- Esservi nati? Allora vanno bene tutte.
- Le bellezze naturali? Mah! Ci sono tantissime località sparse per tutto il mondo altrettanto belle!
- La cultura? Non è né peggiore né migliore di altre, e poi questo sentimento dell'arrangiarsi continuo, infinito, è qualcosa che non dovrebbe fare onorare, vivere sempre nella pecrarietà (come di fatto vivono in tanti) non è mica decoroso!
- Forse l'organizzazione sociale? E' pessima.
- Eccetera, eccetera.
....

Elisa ha detto...

Claudio le ragioni per cui si preferisce una citta' piu' che un'altra saranno svariate quanto le persone.

Secondo me, una delle ragioni principali sono i legami che abbiamo. La famiglia, gli amici. Tramite i legami si creano le esperienze. Quest'ultime ci aiutano a creare dei ricordi, che possono essere sia positivi che negativi.

I positivi mi fanno amare Napoli.

Le esperienze negative, d'altra parte, quando si paragonano a come si vive altrove mi lasciano insoddisfatta.

Dare la colpa agli altri, o chiudere gli occhi alle realta' che sono, non aiuta a ricercare un miglioramento.

Sapersi adattare e' una grande virtu'. Eppure ci sono cose e situazioni a qui nessuno dovrebbe conformarsi o accettare come fosse normale: la disorganizzazione, la sporcizia, la disonesta'. Se non le condanniamo apertamente e facciamo quello che e' in nostro potere per combatterle, diventiamo parte del problema. Anche se passivamente.

Lina Tarantino ha detto...

Io amo Napoli ma so che nella nostra città ciò che non va è la disorganizzazione in ogni campo. Sono d'accordo con Lisa del menefreghismo napoletano , ci siamo abituati a vivere così male che ormai è tutto normale...non so se i napoletani sono mammoni o pigri ma per certo so che di bambini non ne nascono molti a Napoli. Ogni anno abbiamo classi in meno di alunni. Ma Napoli è Napoli...ogni volta che parto desidero tornare nella mia città.