giovedì 28 giugno 2007

Franca Maturanzio

Ciao Alfredo, ti mando in allegato una riflessione di Franco sulle giornate di Agerola.
Se la pubblichi sul blog anche gli altri potranno leggerla.
Un salutone affettuoso da Franca

Carissimi, vorrei cogliere l’occasione del blog per esprimere le mie sensazioni ed i miei pensieri rispetto all’incontro tenutosi ad Agerola. Non l’ho fatto in quel momento per non rischiare di essere superficiale (pensieri che potevano essere troppo legati allo stato emotivo del contesto) ma soprattutto perché ritenevo giusto che lo spazio fosse il vostro. Vi sarò sembrato un po’ “distaccato” dal contesto ma, a parte la mia naturale introversione caratteriale, certamente non potevo disporre di un vissuto come invece lo aveva ciascuno di voi: io non c’ero trent’anni fa. Ma comunque sono stato un attento osservatore: ho visto i vostri sguardi iniziali nel rivedervi e nel cercare, spesso, di riconoscervi. A volte prevaleva la sorpresa (ma sei veramente tu? Come sei cambiato/a), a volte la serenità nel riconoscersi (non sei cambiato/a per nulla), ma, in ogni caso, alla fine, lo sguardo riusciva a superare l’ostacolo di un corpo e di una fattezza spesso trasformati dal tempo e dalle vicissitudini della vita. Gli occhi si incontravano, gli sguardi si incrociavano e le anime emergevano e si riconoscevano con chiarezza: sono io!; ti ricordi quella volta che…?; non posso mai dimenticarmi di quando…; com’era bello…!
Il cuore riprendeva a palpitare, perché fino a quel momento tanti dubbi e tante incertezze (chi più e chi meno) avevano fatto parte del vostro bagaglio, mentre, da diverse parti d’Italia e anche del mondo, vi recavate ad Agerola. Per tutto il tempo che siete stati insieme avete goduto della gioia di esservi ritrovati, spesso commuovendovi, ma comunque impegnandovi a rinnovare un appuntamento per concretizzare, in tal modo, il desiderio di non far spegnere tutto dall’oblìo del tempo e degli impegni di vita.
Molto forte, emotivamente parlando, l’incontro finale dove ognuno ha potuto esprimere i propri stati d’animo ed ha potuto manifestare, in maniera molto ironica e divertente, le proprie attitudini anche comiche e teatrali.
Solo una cosa, se me lo concedete: gli assenti. Qualcuno di voi ha criticato in maniera esplicita la scelta di non partecipare all’incontro. Altri se ne sono astenuti non nascondendo però una forte punta di delusione. In entrambi i casi si trattava della tristezza di non poter rivedere alcuni del gruppo.
In merito credo che, considerata la forza e l’energia che il gruppo viveva in quegli anni, siano talmente ricchi e vivi i ricordi in ciascuno di voi che la scelta di non partecipare (escludendo motivi gravi o impedimenti reali) sia stata più legata al timore di ricevere una eventuale delusione rispetto ai cari ricordi che ci si porta dentro. Spesso si ha paura che la realtà possa distruggere la fantasia: ma non è stato il caso vostro. La realtà che si è vissuta in quei giorni è stata fedele testimone di un qualcosa che trent’anni di vita sulle spalle non hanno scalfito.
Quindi sarei dell’idea, per chi se la sente, di ricontattare chi non è venuto, non per forzare una scelta, ma per rassicurare e raccontare di quello che c’è stato, rinnovando, con amore, l’invito per un eventuale prossimo incontro.
Grazie di avermi ospitato e di avermi reso testimone dell’opera di Dio nei vostri cuori.

3 commenti:

Alfredo Minopoli ha detto...

Grazie mille Franco per le tue riflessioni. Pur non facendo parte del gruppo di allora hai colto in modo preciso lo spirito del gruppo e i sentimento che lo legano. Io credo tu ormai sia parte di esso e questo si evince da come ti esprimi. Grazie ancora.

Anonimo ha detto...

sei un attento osservatore,Franco,hai colto nel segno del nostro cuore in tempesta,per gli assenti hai ragione,dobbiamo (comunque volevamo farlo)contattarli,sappiamo chi era impedito per fatti gravi e chi invece per poltronismo,pigrizia,forse paura di mostrarsi come si e' adesso,ma questo ci indica i andare incontro alle persone che non c'erano,d'altronde era questo lo spirito che animava 8il gruppo,ciao e vediamo di rivederci magari per una pizza,un saluto a te e franca,sarete sempre nei ns cuori,ciao

marcello ha detto...

Caro Franco, grazie per quello che hai scritto, le tue riflessioni sono la fotografia dell'amore che c'è in tutti noi te compreso anche se non ti conosco ancora bene ma molte volte basta scambiarsi poche parole per capire il cuore delle persone e tu sei una bella persona un abbraccio Marcello & Susy